Internazionalità

Internazionalità: Yoan Patashev e la sua esperienza nell’Istituto

Alessandro Giustozzi |

Yoan Patashev, ragazzo bulgaro di quinto che è venuto nel nostro istituto durante il liceo ci parla della sua esperienza.

Cambiare non solo scuola ma anche paese ai primi anni del liceo è stato difficile per te?

Non lo definirei proprio difficile, ma sicuramente una cosa nuova e strana che però volevo fare, accettando tutte le difficoltà.

Come ti sei trovato in Italia?

Purtroppo sono arrivato qualche mese prima del Covid e diciamo che non sono riuscito a godermela così tanto, quanto dopo la quarantena conoscendo tantissime persone e scoprendo dei nuovi posti in Italia con la famiglia.

L’istituto e la classe ti hanno integrato quando sei arrivato?

Assolutamente, l’istituto ha fatto di tutto per aiutarmi soprattutto con la lingua nei primi anni e con le difficoltà che avevo con le materie. Nel terzo liceo ho cambiato la sezione perché ho scelto di fare diritto ed economia e mi sono trovato più che bene nella nuova classe che sicuramente mi mancherà tanto tra qualche mese. Purtroppo solo ora sto scoprendo la felicità e il divertimento di andare a scuola soprattutto negli ultimi anni del liceo. Poi l’Istituto del Sacro cuore qui a Roma penso che sia la scuola con la vista più bella del mondo e non la cambierei per niente.

 

Hai intenzione di rimanere qui in Italia una volta finiti gli studi?

Sì, tra pochi mesi ho la maturità e subito dopo continuerò il mio percorso a Roma, almeno per altri 3 anni.

Ti piace più l’Italia o la Bulgaria?

In Bulgaria ho la mia famiglia e comunque una grande parte della mia vita sta lì e rimarrà per sempre lì però la vita che ho ora in Italia non si può paragonare con nessun altra occasione al mondo. Sono troppo felice di poter crescere e imparare la vita italiana e romana.