Un giorno un bambino di nome Giovanni stava giocando a nascondino con i suoi amici.
Stava cercando un nascondiglio
Quando trovò una casetta e vi entrò. Là dentro c’era una cosa strana, un portale magico: Giovanni si svegliò in un mondo cupo e nero.
Trovò scheletri, vampiri, zombi e tanti altri mostri e restò molto incuriosito, ma anche preoccupato. Era un luogo nebbioso e spaventoso.
La scuola
Era un castello abbandonato da tanto tempo, il giardino un cimitero, la mensa era terrificante.
I tavoli erano fatti con legno pieno di muffa, le tovaglie erano ragnatele, le posate di metallo arrugginite e sporche di sangue di vampiro, i piatti erano foglie secche e come cibo c’era zuppa di occhi di ragno.
Giovanni provava
A fare nuove amicizie ma o lo aggredivano o lo ignoravano completamente perché era di una razza sconosciuta.
Uscendo dalla scuola non vide un fosso
E ci cadde dentro, si risvegliò nella vita reale e disse che era stato soltanto un brutto sogno, ma si ritrovò addosso le ferite della brutta caduta.
Gianluca Mosca (IA media)