Lettura & Poesie

Una giornata da così a così

Gianluca Mosca |

Un giorno un bambino di nome Giovanni stava giocando a nascondino con i suoi amici.

Stava cercando un nascondiglio

Quando trovò una casetta e vi entrò. Là dentro c’era una cosa strana, un portale magico: Giovanni si svegliò in un mondo cupo e nero.

Trovò scheletri, vampiri, zombi e tanti altri mostri e restò molto incuriosito, ma anche preoccupato. Era un luogo nebbioso e spaventoso.

La scuola

Era un castello abbandonato da tanto tempo, il giardino un cimitero, la mensa era terrificante.

I tavoli erano fatti con legno pieno di muffa, le tovaglie erano ragnatele, le posate di metallo arrugginite e sporche di sangue di vampiro, i piatti erano foglie secche e come cibo c’era zuppa di occhi di ragno.

Giovanni provava

A fare nuove amicizie ma o lo aggredivano o lo ignoravano completamente perché era di una razza sconosciuta.

Uscendo dalla scuola non vide un fosso

E ci cadde dentro, si risvegliò nella vita reale e disse che era stato soltanto un brutto sogno, ma si ritrovò addosso le ferite della brutta caduta.

 

Gianluca Mosca (IA media)