(Homme-poisson pittura da Sojo, 2008- Artmajeur).
C’era una volta un ragazzo di nome Tony Ciccione, che frequentava la prima media ed era il mafioso della classe. Era il figlio di Franco Banano, che, con la sua potenza da boss mafioso, dava tutto a suo figlio. Il figlio amava molto la pesca.
La scuola aveva organizzato una gita al lago che si trovava lì vicino. Tony era molto eccitato e preparò tutto il necessario. Il giorno della gita Tony Ciccione si svegliò stanchissimo perché aveva visto Netflix fino alle tre del mattino. Quando fu arrivato al lago, iniziò a pescare ma, per quanto era stanco, si addormentò e, quando sentì la corda pesare, si svegliò e iniziò a tirare con tutta la sua forza, ma tirò fuori il cadavere di un uomo che il padre aveva fatto affogare qualche anno prima. Si arrabbiò talmente tanto che sparò con la sua pistola da mafioso e colpì tutti i compagni a parte i suoi due amici, Bob il Magro e Francesco il Francescano.
Da allora Tony iniziò a vedere le persone come pesci vestiti e, vedendo il professore come tale, gli saltò addosso. Francesco il Francescano chiamò la polizia, che arrivò dopo venti minuti e si rese conto che, senza gli occhiali, il professore non era altro che un noto mafioso e allo stesso tempo il nemico di Franco Banano. La polizia arrestò il prof e fu fatta giustizia.
Francesco il Francescano esclamò: “chi dorme non piglia pesci”. Bob il Magro si mise a ridere e ripeté questa frase in tutto il paese; poi gli abitanti di quel paese la diffusero in altri paesi e dopo una settimana tutto il mondo conosceva questo modo di dire.
Antonio Maritati (I B media)