Il Papa Francesco si è indirizzato il mese scorso, a Los Angeles, direttamente ai giovani in un videomessaggio durante il Congresso dell’Educazione Religiosa che celebrava il 50esimo anniversario della Giornata della Gioventù.
“Le crisi ci mettono davanti alla necessità di dovere fare scelte”
“Non c’è dubbio – dice Francesco – che siamo in un momento difficile per tutti, è un momento di crisi. Quanto è pertinente, in questo contesto, l’appello : ‘Annuncia la promessa!‘. Dobbiamo annunciare e ricordare che abbiamo la promessa di Dio e che Dio mantiene sempre le sue promesse”.
“La pandemia…
– ricorda il Papa – ha segnato la vita delle persone e la storia delle nostre comunità. Di fronte a questa e ad altre realtà è necessario costruire il domani, guardare al futuro, e per questo abbiamo bisogno dell’impegno, della forza e della dedizione di tutti. E’ necessario agire nello stile del Samaritano, che implica di lasciarmi colpire da ciò che vedo, sapendo che la sofferenza mi cambierà, e con la sofferenza dell’altro devo impegnarmi.
Le testimonianze di amore generoso e libero a cui abbiamo assistito in tutti questi mesi – tante testimonianze – hanno lasciato un segno indelebile nelle coscienze e nel tessuto della società, insegnando quanto siano necessari vicinanza, cura, accompagnamento e sacrificio per nutrire la fraternità”.
Nella crisi si migliora o si peggiora
“Ricordiamoci un principio universale – non si ottiene mai lo stesso dalla crisi, si migliora o si peggiora, ma non si ottiene mai lo stesso. Nelle crisi si rivela il proprio cuore: la sua solidità, la sua misericordia, la sua grandezza, la sua piccolezza.
Le crisi ci mettono davanti alla necessità di scegliere e scegliere è impegnarci in un percorso. Che in questa epoca che dobbiamo vivere, riconoscendo la dignità di ogni persona umana, possiamo ravvivare insieme un desiderio mondiale di fratellanza. Abbiamo bisogno di una comunità che ci sostenga, ci aiuti e in cui ci aiutiamo a vicenda“.
I giovani
Bergoglio si è poi rivolto direttamente ai giovani: “Siate i poeti di una nuova bellezza umana, di una nuova bellezza fraterna e amica“. Citando l’enciclica Fratelli ha infine sottolineato che “i sogni si costruiscono insieme” come “un’unica umanità”, “come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce – ma sì – tutti fratelli!”.