Riflessione sulla morte ….
“Ricordarsi prima di morire
che le palpebre resteranno alzate.
La morte non chiude gli occhi
a chi l’ha vista arrivare.
Glieli chiudono i vivi per non farsi guardare”. (A. Bajani, 2017)
I versi di Bajani parlano
dell’attaccamento alla vita e di quanto l’uomo sia impreparato di fronte alla morte, incapace il più delle volte di accettarla come un aspetto imprescindibile della vita stessa, tanto più in una società, quella occidentale degli ultimi decenni, in cui si tende a una sua continua rimozione e dissacrazione.
Da questa poesia è nata qualche giorno fa
una riflessione con i miei studenti di II B liceo: nel drammatico momento che stiamo vivendo non è più possibile ignorare la morte, essa abita quotidianamente i nostri pensieri, e per molti è una tragica realtà, ancor più dolorosa perché è negata persino la consolazione di un rito funebre e dell’affetto dei cari.
I testi dei miei studenti
qui proposti, proprio come le parole di Bajani, sono tuttavia un inno alla vita, che nasce dalla consapevolezza che quando la minaccia della morte si fa più vicina, proprio allora la vita ci appare all’improvviso pregna di senso e il bene più grande.
Romana Agostinelli