Tanti anni fa, in una piccola città che affacciava sul porto di Terraferma, viveva uno strano pescatore di nome Mercante.
Mercante era un uomo di mezza età, alto e magro. Durante il giorno era solito indossare sempre un cappello.
I cappelli erano la sua passione, ne aveva tanti, ma così tanti che avrebbe potuto aprire un negozio, invece lui amava fare il pescatore. Di notte andava a pescare e solo di notte si toglieva il cappello perché lì sotto nascondeva delle orecchie grandi e straordinarie.
Le sue orecchie erano così speciali che avevano il potere di capire il linguaggio dei pesci. Il Merluzzo diceva:” glu-glu-glu”, l’Ostrica: “ pla-pla-pla” e il Gambero :” flo-flo-flo”: per noi sono solo dei suoni incomprensibili, ma Mercante invece ne capiva il significato e passava la notte ad ascoltare quelle storie avventurose.
Poi il giorno andava a raccontare, ai bambini della città, le storie dei suoi amici Merluzzo, Gambero e Ostrica. I bambini si divertivano un mondo ad ascoltare le sue storie e lui amava stare con loro, ma non voleva mai stare con i grandi, perché erano noiosi e gli chiedevano sempre dei favori perché lui era buono e disponibile.
Così un giorno si stancò di fare sempre quello che gli chiedevano e fece finta di essere diventato sordo e di non capire più quello che dicevano.
Fu così allora che ogni volta che una mamma chiedeva a suo figlio un favore e lui non lo faceva, la mamma diceva: “ti sei fatto prestare le orecchie da Mercante?”.
Margherita Tacconelli (I B media)